Uno dei concetti guida per i vari Governi, sia a livello nazionale, sia per quel che concerne le interconnessioni fra i vari Paesi sancite con accordi di diverso genere e insiti nella partecipazione a entità come Unione Europea, OCSE e altri organismi sovranazionali, è senza dubbio quello di “Sostenibilità”, termine che indica come ogni aspetto della vita sociale, produttiva ed economica debba essere misurato e prudente, nel rispetto di determinati criteri inerenti a numerose e importanti tematiche. Quando si parla di sostenibilità, però, raramente il primo ambito di applicazione che viene in mente è quello finanziario: in realtà l’attenzione sul tema, negli ultimi anni, ha assunto una rilevanza sempre maggiore.
Innanzitutto va chiarito che quando si parla di Finanza sostenibile ci si riferisce a un tipo di intendere e di praticare attività legate alla finanza che tengano conto di alcuni fattori, ossia quelli ambientali, sociale e di governo societario: dall’unione delle iniziali di questi tre elementi in lingua inglese, ossia Environmental, Social e Governance, si ottiene la dicitura “fattori ESG”, ossia quegli elementi considerati per l’appunto imprescindibili nel processo decisionale di investimento e che portano a indirizzare i capitali verso attività e progetti sostenibili a più lungo termine. In estrema sintesi, quindi, si può affermare che il concetto di Finanza sostenibile non è altro che l’applicazione al mondo delle attività finanziarie del concetto di sviluppo sostenibile.
I Fattori ESG aiutano a tracciare le linee guida per le operazioni di Finanza sostenibile, a cominciare dall’aspetto ambientale: si tratta di questioni di primissimo piano, a partire dalla mitigazione dei cambiamenti climatici e della transizione verso il concetto di neutralità climatica, ossia nella direzione di un’economia a emissioni zero, coinvolgendo pure temi che riguardano la salvaguardia della biodiversità, l’economia circolare e la prevenzione dell’inquinamento. Altrettanto importanti sono poi i fattori di tipo sociale, che hanno come riferimento questioni riconducibili alle disuguaglianze e all’inclusione, ma anche alle relazioni di lavoro (che in questa fase successiva alla pandemia rivestono particolare rilevanza), agli investimenti in formazione nonché al benessere della collettività, senza tacere una voce fondamentale come quella del rispetto dei diritti umani. Il terzo importantissimo fattore in questione riguarda quella che viene definita Governance e in particolare indica il ruolo cruciale che ha il governo societario delle istituzioni, sia private che pubbliche, nel far sì che le considerazioni di carattere sociale e ambientale siano parte integrante nei processi decisionali, in linea con il più ampio concetto di sostenibilità tout court oltre che in riferimento alla sostenibilità finanziaria.
Elemento sempre più centrale nella vita delle società e dei Governi, la Finanza sostenibile si ricollega in maniera esplicita alla responsabilità degli investimenti, con la promozione di strumenti capaci di garantire il necessario livello di accuratezza e responsabilità, anche al fine di migliorare l’efficacia della lotta a fenomeni come la corruzione, la speculazione incontrollata, l’esagerata propensione al rischio e qualsiasi altra pratica distorsiva.