Negli ultimi anni la questione del riciclo rappresenta uno dei temi forti delle agende politiche dei diversi Paesi, soprattutto grazie alla presa di coscienza in merito a problematiche di prim’ordine, quali la lotta agli sprechi, la salvaguardia dell’ambiente e la necessità di conservare e utilizzare in maniera oculata le risorse. Il riciclo e il riutilizzo di oggetti di uso quotidiano riguardano i più disparati settori e incide ormai già al livello di creazione dei prodotti, coinvolgendo anche oggetti come gli pneumatici.
Nati ovviamente per essere montati sulle ruote dei mezzi di trasporto su gomma, per consentire la necessaria aderenza dei veicoli sulla strada, gli pneumatici sono ormai considerati come oggetti per i quali una “seconda vita” è possibile, impreziosendo in maniera rilevante le dinamiche di riutilizzo dei materiali. Si tratta di un processo che consta di varie fasi e che porta a risultati finali davvero degni di interesse, sia per la porzione di oggetto recuperato, sia per le numerose tipologie di utilizzo della parte recuperata, sia anche per gli innegabili vantaggi di cui gode l’ambiente per la realizzazione di tale procedimento.
L’origine di questo percorso è il passaggio dello pneumatico a una nuova fase: una volta terminata la propria funzione sul veicolo di riferimento, esso viene denominato PFU, semplicemente Pneumatico Fuori Uso, ed è pronto per la trasformazione che lo porterà a essere qualcos’altro. Tale nuova vita ha come prima tappa la scelta relativa al metodo di trasformazione che ha come obiettivo quello di recuperare la gomma: senza perderci in troppi tecnicismi che meriterebbero un approfondimento a parte, basterà qui accennare al fatto che tali metodi sono essenzialmente tre, ossia la triturazione meccanica, i processi criogenici e i processi elettrotermici. In tale importantissima fase si riesce di norma a far sì che la percentuale di penumatico pronto per il riciclo oscilli tra il 40% e il 60%.
La gomma recuperata può poi essere utilizzata per tanti diversi scopi: superfici sportive, guaine fonoassorbenti in gomma, additivi per asfalto, piste di atletica, supporto per erba sintetica, dissuasori di sosta, elementi di arredo urbano, materassini ecologici fonoassorbenti, cordoli, ruote in gomma vulcanizzata, passacavi, tappetini per interni, oggetti, barriere stradali e persino borse e cestini per la casa. Accanto a tali importanti informazioni relative alle vaste possibilità di utilizzo degli pneumatici riciclati ci sono quelle che riguardano i vantaggi per la salvaguardia dell’ambiente, che spaziano dall’evitare grandi emissioni di CO2 al fatto che si eviterebbe di far circolare una enorme quantità di sostanze nocive e cancerogene, senza dimenticare gli ettari di suolo e le tonnellate di risorse naturali che potrebbero essere salvati, così come il grande risparmio di acqua: tutte cose possibili attraverso la lotta al fenomeno delle discariche abusive.
Il passaggio a un mondo più pulito e più sano passa inevitabilmente dal ricorso crescente alle operazioni di riciclo: in tal senso, anche quello relativo agli pneumatici è indubbiamente di grande valore.